The Fall Guy, cadere per le star con l'arte di non farsi mai male
di Giulia D'Agnolo Vallan Il Manifesto
In una versione post Ken e postmoderna di sé stesso, alle prese con il suo primo film dopo il successo planetario di Barbie, Ryan Gosling è uno stuntman romantico. Così foderato di muscoli che paiono una tuta imbottita che gli avvolge il corpo e con un'abbronzatura che fa sembrare pallido Crocodile Dundee (la storia del film è ambientata in Australia).
Gosling non ha mai avuto paura di prendersi in giro - anzi, quel suo frequente flirtare con il ridicolo e con il pubblico, di cui cerca apertamente la complicità infrangendo il cosiddetto «terzo muro», è parte del suo fascino. [...]
di Giulia D'Agnolo Vallan, articolo completo (3161 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 9 maggio 2024