Il documentarista giapponese decide di concentrarsi su una delle sue grandi passioni "nascoste", i gatti. E come sempre riesce a ricostruire il quadro complesso di una collettività. BERLINALE74. Forum
di Aldo Spiniello Sentieri Selvaggi
In piena pandemia, Kazuhiro Soda torna a Ushimado, il piccolo villaggio sul mare nella prefettura di Okayama, in cui aveva già realizzato il bellissimo Inland Sea. Stavolta decide di concentrarsi su una delle sue grandi passioni "nascoste": i gatti. Già nei film precedenti occupavano lunghe, furtive sequenze, ogni volta che incontravano casualmente l'obiettivo. Ora assurgono a protagonisti assoluti. In particolare i gatti randagi che si aggirano nei giardini del santuario Gokogu, il fulcro shintoista della comunità di Ushimado, e che ormai, grazie ai social, sono diventati un'attrazione per appassionati provenienti da ogni dove. [...]
di Aldo Spiniello, articolo completo (3529 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 19 febbraio 2024