Il brasiliano Karim Aïnouz si dà al thriller erotico, e noi ce la daremmo a gambe: in Concorso, perché?
di Federico Pontiggia La Rivista del Cinematografo
Dopo il temibile Firebrand (2023), in competizione l'anno scorso a Cannes, il brasiliano Karim Aïnouz, incredibile ma vero, riesce a fare di peggio: ancora in lizza per la Palma, è Motel Destino, thriller, si fa per dire, erotico.
Siamo a Ceará, costa nordorientale del Brasile, con 30 gradi tutto l'anno e bollori vari ed eventuali. Ogni notte, ma pure di giorno - il film è più che altro una lunga teoria di gemiti, ansimi e barriti - al Motel si consuma a geometrie variabili, sotto l'egida del padrone Elias (Fábio Assunção), ex palestrato e correntemente rifatto, della moglie sottomessa ma non troppo Dayana (Nataly Rocha): giochi di potere, desiderio a scomparsa, letti da rifare e stanze da nettare. [...]
di Federico Pontiggia, articolo completo (2130 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 23 maggio 2024