Un'opera in cui la decostruzione del protagonista avviene attraverso la progressiva costruzione del linguaggio cinematografico, questionando il rapporto tra realtà e finzione. VENEZIA 81. Orizzonti.
di Matteo Pivetti Sentieri Selvaggi
Dove sta nella realtà di tutti i giorni il limite tra la verità e la finzione, tra la spontaneità e la costruzione artificiosa della propria immagine? Sembra essere questa domanda il motore di Marco, di Aitor Arregi e Jon Garaño, in concorso nella sezione Orizzonti dell'81ª Mostra del Cinema di Venezia. E sembra essere il motore anche del suo protagonista, Enric Marco (interpretato dall'ottimo Eduard Fernández), che per anni si è spacciato per un ex prigioniero del campo di sterminio nazista di Flossenbürg, salvo poi essere smascherato proprio quando, dopo diversi decenni, era ormai diventato un simbolo per il proprio paese. [...]
di Matteo Pivetti, articolo completo (2450 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 31 agosto 2024