Ma vie ma gueule di Sophie Fillières inaugura la Quinzaine di Cannes 77
di Raffaella Giancristofaro Duels.it
"Ho cinquantacinque anni e non so ancora qual è la mia natura". Barberie Bichette (Agnès Jaoui) lo confessa al suo psicanalista, muto e ieratico. Due figli, un ex marito che resta fuori campo, un lavoro come pubblicitaria e un'anima da poetessa, Barbie, come la chiamano tutti, è da tempo in una crisi esistenziale, creativa e incomprensibile ai più. Ha perso l'orientamento, vive sola, è in terapia psicanalitica, presto si capirà che è già stata ricoverata. La prima scena la vede davanti al computer, alle prese con la scelta del carattere con cui scrivere la sua autobiografia, dal titolo intraducibile e polisemico Ma vie ma gueule (più o meno, "la mia vita, la mia faccia"). [...]
di Raffaella Giancristofaro, articolo completo (2214 caratteri spazi inclusi) su Duels.it 17 maggio 2024
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