L'Impero

I marziani di Pierrot e la follia di Dumont

Bruno Dumont è uno strano regista e L'impero è di gran lunga il più strano dei suoi film. Dopo aver esordito con opere alquanto ruvide sulla provincia francese (Dumont viene dall'estremo Nord della Francia, tra Lille e il Pas de Calais) ha scoperto una vena comico-grottesca che in questo nuovo film esplode in una parodia con momenti di surreale genialità. Ricordate Giù al Nord, la commedia su quella particolare zona della Francia poi "rifatta" in Italia da Bisio & Siani? Ecco, immaginate che in un simile film "etnico" arrivino gli extraterrestri. Sullo sfondo dei paeselli che affacciano sulla Manica, fra pescatori e bifolchi assortiti, si consuma una lotta per il dominio della Terra che si rivela, pian piano, un remake di Star Wars con Fabrice Luchini, vestito da Pierrot, nei panni dell'imperatore galattico. Come sempre in Dumont, attori professionisti si mescolano ad autentici contadini e a volti consueti del suo cinema, come i due buffissimi poliziotti che vengono dalla serie P'tit Quinquin, girata nel 2014. Il risultato è un film volutamente sgangherato, con effetti speciali alla Mario Bava e momenti davvero spassosi. Se riuscite a sospendere l'incredulità, vi divertirete.
Da La Repubblica, 13 giugno 2024


di Alberto Crespi, 13 giugno 2024