Le déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta |
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Un film di Gianluca Jodice.
Con Guillaume Canet, Mélanie Laurent, Aurore Broutin, Hugo Dillon.
continua»
Titolo originale Le Déluge.
Drammatico,
durata 101 min.
- Italia, Francia 2024.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 21 novembre 2024.
MYMONETRO
Le déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Un film dopo la tempesta
di MauridalFeedback: |
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mercoledì 26 febbraio 2025 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quando un regista italiano affronta eventi storici in un film, lo fa per rievocare aspetti particolari che lo hanno colpito e motivato a raccontare quella storia. In questo caso, il regista Gianluca Jodice ha scelto di narrare la fase finale della vita di Luigi XVI e Maria Antonietta, re e regina di Francia, poco prima della loro decapitazione e della proclamazione della Repubblica. Un aspetto specifico, dunque, ma affrontato in una dimensione metastorica, quasi intima e psicologica dei protagonisti.
Il cinema si è occupato più volte della storia della monarchia francese: da Rossellini a Sofia Coppola, fino a Scola, i personaggi sono sempre stati inquadrati all’interno del contesto storico e del difficile passaggio dall’Ancien Régime alla rivoluzione repubblicana. Questo film, raffinato nella forma e curato nelle immagini, girate con accuratezza e sempre godibili, si distingue per la volontà del regista di avvicinare lo spettatore alla dimensione più personale dei protagonisti. Viene esplorata la loro interiorità, con tutte le sfumature emotive, sentimentali e psicologiche, non solo di re e regina, ma anche dei servi e dei rivoluzionari.
Fin dalle prime scene, quando il comitato nazionale si presenta schierato davanti a Luigi XVI per annunciare il suo arresto e il processo, emerge un elemento originale e interessante: l’incertezza del procuratore, che incespica nelle parole, sembra esitante, quasi insicuro del proprio ruolo e della funzione che deve svolgere. Oltre a rappresentare la precarietà e la rassegnazione – mista a dolore e tristezza – del re e di Maria Antonietta (che nell’ultimo atto appare rabbiosa e contrariata), il film mostra anche la fragilità interiore dei rivoluzionari stessi. Un esempio emblematico è il suicidio inaspettato del capitano delle guardie. Dunque, il film offre uno sguardo complessivo sulla vicenda, ma soprattutto un’introspezione nelle figure di Luigi XVI e Maria Antonietta, esplorando i loro pensieri nell’imminenza della condanna. Il re è ritratto come un vero monarca, consapevole del proprio destino e degno di rispetto: accetta la sentenza con dignità e chiede persino di incontrare il boia, con cui discute ogni dettaglio dell’esecuzione, mostrando una volontà di comprendere e accettare il proprio destino. Le scene finali non mostrano la ghigliottina né le teste mozzate – scelta apprezzabile –, bensì l’ultimo commiato tra il re, la regina e i loro figli. In questo momento Maria Antonietta esplode in un grido di rabbia feroce, esprimendo il suo odio verso tutti i responsabili della loro tragica fine, compreso lo stesso Luigi XVI, che accusa di inerzia e incapacità di evitare il disastro.Per ricostruire gli ultimi giorni del re, il regista si è basato sui diari del valletto di Luigi XVI, Cléry, una fonte attendibile. Il resto della narrazione, invece, si può condensare nella frase pronunciata nel finale da un personaggio che richiama Robespierre: «Noi che abbiamo preparato il terreno alla gentilezza non abbiamo potuto essere gentili. Ma quando verrà il giorno in cui l’uomo sarà d’aiuto all’uomo, penseranno a noi con indulgenza».La frase, tratta da Bertolt Brecht, aggiunge un ulteriore livello di riflessione alla vicenda. In definitiva, un film curato nella regia e nella sceneggiatura, con ottime interpretazioni dei protagonisti, in particolare Guillaume Canet e Mélanie Laurent nei ruoli del re e della regina, insieme a un cast all’altezza del racconto. (Mauridal)
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giovedì 21 novembre 2024 Distribuzione Il film è oggi distribuito in 1 sala cinematografica: |