Il mio posto è qui |
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Un film di Cristiano Bortone, Daniela Porto.
Con Marco Leonardi, Ludovica Martino, Saverio Melara
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 110 min.
- Italia, Germania 2024.
- Adler Entertainment
uscita giovedì 9 maggio 2024.
MYMONETRO
Il mio posto è qui
valutazione media:
3,48
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Quando il tema, continua..di MauridalFeedback: 1314 | altri commenti e recensioni di Mauridal |
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mercoledì 22 maggio 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quando un tema di impegno culturale tiene banco per intere stagioni nella letteratura ,nel cinema nei social, in tutti i mass media giornali e programmi televisivi, allora c’è il rischio che il tema stesso per quanto serio e importante , diventi trainante per raggiungere una grande massa di lettori, spettatori o pubblico in genere , a prescindere dal linguaggio e lo strumento narrativo scelto dall’autore per narrare una storia inerente quel tema in questione. Il tema dell’emancipazione femminile, della liberazione della donna dall’oppressione del maschio, è legato al tema più generale del progresso sociale di una intera comunità o nazione o popolo che voglia definirsi civile e progredito. Questo tema è presente in tante opere culturali e artistiche , di autrici e autori di impegno internazionale, e suscita sempre interesse anche nelle opere più recenti ad esempio nel cinema italiano. La scrittrice Daniela Porto e il regista, Cristiano Bordone hanno realizzato un film dove il tema della donna , della sua emancipazione e liberazione , viene inserito in un contesto storico e ambientale lontano dalla attualità , la storia narra di Marta giovane donna che vive in un piccolo paese della Calabria interna, chiuso e arretrato rispetto al resto , ma nel periodo del dopoguerra in situazione di povertà e difficoltà dovute alla guerra e all’isolamento del territorio. L’arretratezza della cultura del popolo è legata alla storia di tutto il meridione e della Calabria interna in particolare. Intanto Marta è giovane madre di un figlio avuto per amore di un giovane del paese che partito soldato muore in guerra e quindi lasciandola in un paese che la considera poco madre e donna poco onesta . Tutto questo in un contesto storico culturale di assoluta arretratezza che il film descrive bene con immagini realistiche di efficace chiarezza. Il film riprende un linguaggio neorealista , con l’uso del B/N con il personaggio di Marta e della madre con espressioni e gesti di efficace drammaticità. Dove il film ,tratto dal romanzo della coautrice , inizia a rendere l’argomento oltremodo insistente , essendo già puntuale sulla vita di Marta e dei paesani che la isolano e rifiutano una vita normale, è quando lei giovane donna ancora inconsapevole di un possibile riscatto, incontra un maturo Lorenzo omosessuale conosciuto e riconosciuto paesano come segretario del parroco , che in qualche modo la prende in tutela e reciprocamente si riconoscono per un eventuale riscatto e liberazione. Dunque la seconda parte del film racconta di questa altra storia di Marta che grazie alla presenza di Lorenzo si indirizza verso una emancipazione personale da donna madre emarginata e isolata a giovane in grado di progredire e liberarsi socialmente. Il tutto sempre in un contesto ostile e arretrato .Che gli autori del film abbiano voluto rilanciare il tema della emancipazione e liberazione della donna , è pienamente accettabile e comprensibile, tuttavia non si è tenuto conto che la cinematografia ha recentemente già affrontato lo stesso tema nella stessa sincronia storica con diversa figura femminile , forse sdrammatizzando il tema con più ironia cosa che questo film non riesce a fare , incupendo i personaggi e rendendoli infine nel momento del riscatto e della emancipazione poco credibili. Dunque Marta, grazie all’aiuto di Lorenzo e dei militanti della locale sezione del Partito Comunista diventa dopo una lunga fase di apprendimento una valente dattilografa diplomata : riuscirà a partire dalla Calabria per un lavoro a Milano come segretaria, e nel finale sarà proprio Lorenzo a regalare a Marta in partenza , una nuova macchina da scrivere come ricordo degli anni passati insieme in una terra difficile e arretrata. Una serie di temi e argomenti che pur narrati con un linguaggio efficace e comprensibile , mostrano una collaudata affinità al sentimento comune del grande pubblico , cercando giustamente un riscontro che nel cinema è importante, Hanno reso possibile tutto questo gli interpreti eccezionali Ludovica Martino come Marta e Marco Leonardi in Lorenzo. ( mauridal)
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