Pensato come ponte tra la terza e la quarta stagione dell'anime, il film va ben oltre le soglie del greatest hits. E apre per il racconto una nuova era: ancora più radicale di quella appena osservata
di Daniele D'Orsi Sentieri Selvaggi
Il terzo lungometraggio della saga anime adattata dal manga di Koyoharu Gotoge, Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba - Verso l'allenamento dei Pilastri, presenta sin da subito un problema di sguardo, traducibile in una serie infinita di interrogativi: come approcciarsi, potrebbe chiedersi lo spettatore, ad un'opera del genere? Dietro la cornice da compilation-movie figura solamente la necessità dei produttori di Ufotable di generare un ritorno economico a partire da un prodotto parzialmente inedito, oppure esiste qualcosa che vada oltre le sole logiche da greatest hits? Queste domande, già sollevate ai tempi del precedente film del franchise Demon Slayer: verso il villaggio dei forgiatori di katana, appaiono tanto lecite quanto necessarie. [...]
di Daniele D'Orsi, articolo completo (4906 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 22 febbraio 2024