Giampiero Raganelli
Quinlan
Un'altra volta il cinema si occupa di un prezioso carico che dal parigino Musée de l'Homme prende la strada di ritorno verso un paese africano. Il calco del corpo della donna ottentotta, esibita nell'Ottocento come attrazione, come raccontato in Venere nera, e ora 26 opere d'arte, tra statue, manufatti, il trono, le porte, e ornamenti del Palazzo Reale di Abomey, capitale del Regno del Dahomey, ora Repubblica del Benin. Quest'ultima storia è raccontata da Mati Diop nel suo secondo lungometraggio, Dahomey, trionfatore al concorso della Berlinale 2024. [...]
di Giampiero Raganelli, articolo completo (3274 caratteri spazi inclusi) su Quinlan 25 febbraio 2024