Un viaggio verso la Serbia che diventa spunto per una profonda riflessione sul senso della vita. Espandi ▽
Luca e Toni sono due giovani paramedici, o meglio due autisti soccorritori, raggiunti da una singolare richiesta: portare in ambulanza un malato serbo, Emir, che vuole tornare al suo luogo natale, dove è convinto che ci sia qualcuno che lo può aiutare: ma quale sia lo scopo reale del viaggio non è certo. I due accettano a fronte di un compenso che serve loro ad arrotondare le entrate modeste, ma non sanno che del viaggio farà parte anche Maria, la figlia che Emir non vede da anni.
Animali randagi è il primo lungometraggio di finzione di Maria Tilli, giovane regista già esperta nel documentario: un'esperienza di cui lo stile narrativo del film, attento ai dettagli e alla naturalezza degli ambienti in cui si muovono i personaggi, beneficia non poco. Il film si sviluppa come un road movie che attraversa atmosfere laconiche e quasi western, complici anche le evocative musiche originali di Alessandro Grasso e Daniele Rienzo.
Tilli dirige con mano sicura una sceneggiatura malinconica e gentile scritta insieme a Fabrizio Franzini e Matteo Corradini su un soggetto suo e di Chiara Leonardi, mettendo a frutto il talento indie e la sensibilità esteuropea del direttore della fotografia di origine bielorussa Ilya Sapeha.