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Vita e cinema di Dario Argento in un doc gentile, affettuoso. Forse troppo, perché gli elementi più ambigui e affascinanti finiscono fuori campo. Storia del Cinema.
di Alessio Baronci Sentieri Selvaggi
"Lo faccio perché voglio essere amato", dice un Dario Argento tra i trenta e i quarant'anni durante uno dei contributi di repertorio che Profondo Argento, nuovo documentario di Steve Della Casa che stavolta dirige a quattro mani con Giancarlo Rolandi dedicato soprattutto alla prima parte della carriera del maestro del brivido. E ci sembra che il senso del documentario sia tutto qui. Non tanto nella frase che il giovane Argento dice alla telecamera ma nel paradosso di quelle immagini "(rad)doppiate" poco dopo dal loro controcampo, da un Argento contemporaneo che si confronta con gli intervistatori e prende parte attiva al documentario. [...]
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