Prima danza, poi pensa - Alla ricerca di Beckett

Un biopic che destruttura la storia di Samuel Beckett che invece resta intrappolata nella sua soffocante struttura teatrale, anche nell'elegante interpretazione di Gabriel Byrne

Bisogna partire da lontano, dall'incrocio di Samuel Beckett con il cinema quando ha scritto la sceneggiatura di Film nel 1964. L'interpretazione di Gabriel Byrne si sovrappone, come una dissolvenza, a quella di Buster Keaton di quell'opera. Come quel personaggio, fugge gli sguardi degli altri e vorrebbe essere senza nome e senza volto. Anche Samuel Beckett vorrebbe fare lo stesso quella sera a Stoccolma nel 1969 quando riceve il Premio Nobel per la letteratura e la prima frase che dice è "che catastrofe" prima di arrampicarsi nelle quinte del teatro e rifugiarsi in una zona isolata, dai contorni fantasy, dove lo attende il suo doppio. [...]

di Simone Emiliani, articolo completo (3080 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 1 febbraio 2024