Dall'Ucraina, un film che è un affascinante cortocircuito tra ciname pop e fiaba millenaria, cinicamente didattica, che però, alla lunga, risolta irrisolta, indecisa sulla sua anima profonda
di Alessio Baronci Sentieri Selvaggi
È un film "di guerra" Mavka e la foresta incantata e non solo perché la produzione di questo progetto d'animazione ucraino è terminata durante il conflitto con la Russia. Partita cinque anni, la lavorazione di Mavka e la foresta incantata pare infatti essersi fatta carico delle tensioni culturali che smuovono l'Ucraina da almeno una decina d'anni. Non è un caso, forse, che quella del film di Oleh Malamuzh e Oleksandra Ruban sia un'essenziale storia di ambientalismo che si staglia però sullo sfondo di una guerra civile, quasi a voler dare il conflitto per scontato, un'escrescenza del reale che ormai fa parte della quotidianità. [...]
di Alessio Baronci, articolo completo (4631 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 21 aprile 2023