Olin racconta la sua famiglia sullo sfondo dei Monti scandinavi. Tra sublime ed emotività, un inno naturalista pieno di grazia e sentimento
di Davide Maria Zazzini La Rivista del Cinematografo
È un vero peccato che sia proiettato in sala solo per quattro giorni complessivi (dal 15 al 17 aprile e poi lunedì 22 in occasione delle Giornata mondiale della Terra) questo doc di Margreth Olin: una piccola gemma ecologista, meditabonda e lirica, che, col passo felpato, sguardo estasiato e volteggio lirico, incornicia e sostanzia il privato con l'universale, la sua famiglia con la Natura, gli anziani genitori con gli sterminati, natii Monti Scandinavi della Norvegia.
Producono Wim Wenders e Liv Ulmann, distribuisce in Italia la meritoria Wanted, Olin co-produce scrive, monta, interpreta e dirige un film - già sfilato al Festival di Toronto prima di rappresentare la Norvegia agli ultimi Oscar - che sin dalla prima inquadratura cerca uno struggimento romantico tra le catene montuose dell'infanzia, una Sehnsucht di un'armonia perduta con il cosmo in un'epoca di frenesia e devastazione antropomorfa. [...]
di Davide Maria Zazzini, articolo completo (2916 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 10 aprile 2024