La caccia

Sono fratelli coltelli dentro una fiaba nera

Marco Bocci ha recentemente reso pubblico il racconto di una malattia che l'ha colpito qualche anno fa e a causa della quale, oggi, la sua memoria funziona in modo diverso e i suoi ricordi sono stati in parte persi, in parte rielaborati in un mix di realtà e fantasia. "La caccia", sua seconda regia dopo "A Tor Bella Monaca non piove mai" (2019), è sotto questo punto di vista quasi autobiografico, in quanto entra nel territorio dell'inconscio e dei suoi meccanismi di rimozione. Luca (Filippo Negro), Silvia (Laura Chiatti), Mattia (Pietro Sermonti) e Giorgio (Paolo Pierobon) sono quattro fratelli molto diversi tra loro: Luca è energico, vende macchine e ha in mente di espandere la propria attività; Silvia ha combattuto a lungo contro la tossicodipendenza, e ora è pulita da mille giorni; Mattia è un pittore, all'apparenza trasandato e noncurante dell'opinione altrui; Giorgio ha invece un'aria seria e affidabile, un lavoro stabile e una famiglia esigente. [...]

di Paolo Zelati, articolo completo (2070 caratteri spazi inclusi) su La Voce di Mantova 13 maggio 2023