Killers of the Flower Moon |
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Un film di Martin Scorsese.
Con Leonardo DiCaprio, Lily Gladstone, Jesse Plemons, Robert De Niro.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 206 min.
- USA 2023.
- 01 Distribution
uscita giovedì 19 ottobre 2023.
MYMONETRO
Killers of the Flower Moon
valutazione media:
3,90
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Oro nero, cosa non si fa per te
di Fabio Ferzetti L'Espresso
Storia vera, metafora perfetta, densità magistrale. Scorsese torna a scavare nel solco aperto da "The Irish man" (la Storia di una Nazione riflessa nelle gesta atroci e nei torbidi sentimenti di pochi piccoli individui) aprendo sia un'inedita pietas. Le vittime sono gli Osage, nativi americani dalle cui terre, a fine '800, zampillò il petrolio. Scatenando una febbre dell'oro nero che negli anni 20 generò corruzione, malversazioni e una catena di omicidi destinati a strap pare agli Osage terreni e guadagni. Anche i Getty, per dire, iniziarono li. Ma Scorsese dribbla il thriller (tutto nasce dalla poderosa inchiesta di David Grann, Corbaccio) per darci un romanzo denso di chiaroscuri che parte dal conte sto, stringe sui protagonisti, ci ubriaca di comprimari e peripezie ora abiette ora grottesche. E intanto, senza parere, affresca un'epoca, sonda il grumo dei sentimenti più oscuri. contempla il lavoro del tempo sulla vicenda, ritoccata dall'epica, corrosa dall'oblio, deformata dal quieto vivere («Alla lunga nessuno vuole ricordare», chiosa De Niro). Quindi sublimata, nel magnifico epilogo, in racconto popolare. Al centro di questa catena di infamie che si allarga come i petali di un fiore velenoso (altro che "Età dell'innocenza") si stagliano De Niro e Di Caprio, zio e nipote. II primo possidente terriero, massone, felpato ma brutale, vicino agli Osage al punto di parlare la loro lingua e a suo dire proteggerli, sia pure per rapinarli meglio. Il secondo reduce di guerra, tardo, rozzo ma vitale e capace di sedurre una Osage tutt'altro che ingenua (la commovente Lily Gladstone) ma pronta a rischiare per quel bianco, a suo modo innamorato -ecco il paradosso e capace del peggio. Mai forse le radici genocidarie degli Usa hanno trovato rappresentazione più compiuta e amorosamente vicina alle culture sacrificate (il titolo di un film scritto nella lingua dei nativi è senza precedenti). Ampiezza di mezzi e durata monstre, azzardano i detrattori, tolgono grinta Scorsese. Balle. Profondità, finezza, intelligenza dello stile, non hanno prezzo.
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