Killers of the Flower Moon |
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Un film di Martin Scorsese.
Con Leonardo DiCaprio, Lily Gladstone, Jesse Plemons, Robert De Niro.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 206 min.
- USA 2023.
- 01 Distribution
uscita giovedì 19 ottobre 2023.
MYMONETRO
Killers of the Flower Moon
valutazione media:
3,91
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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L''Impero del maledi MAURIDALFeedback: 16436 | altri commenti e recensioni di MAURIDAL |
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venerdì 3 novembre 2023 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quando il presidente degli USA Reagan, volle definire l’impero del male , come uno Stato che vuole dominare sugli altri popoli apportando guerra e morte , miseria e sofferenze , riferendosi alla Urss che ai tempi esisteva , ma in maniera indiretta si riferiva a tutti quelli che operavano un dominio guerrafondaio, sui popoli pacifici e inermi, allora possiamo comprendere come quella definizione oggi è valida per molti Stati , detti democratici e liberali ma in contrapposizione con altri popoli ,meno potenti e organizzati. L’impero del male è uno stereotipo, che definisce bene il tema del film di Scorsese dove si racconta negli anni 20 della situazione di un popolo di nativi pellerossa trasferiti in Oklahoma, che subiscono una decimazione, con vari mezzi, dagli omicidi, alle morti improvvise per malattie o incidenti. Questa storia realmente accaduta si riferisce al popolo Osage americani di origine pellerossa, che per occupare un territorio ricco di petrolio , furono presi di mira dai potentati economici, le compagnie petrolifere che decisero di eliminarli con ogni mezzo pur di entrare in possesso dei territori che intanto avevano in concessione legalmente dal governo Usa .Dunque un vero imperialismo , economico, che usa violenza e morte per raggiungere uno scopo. Scorsese ripesca la storia forse per rendere giustizia al popolo Osange con cui oggi ha stretto amicizia e collaborazione per realizzare il film. Molti interpreti infatti sono autentici uomini e donne di origine Osange anche con episodi e scene che riprendono aspetti della loro cultura . Un film dai vari livelli di lettura e dalle storie intrecciate, i protagonisti De Niro e Di Caprio, interpreti di due ambigue figure , Hele e Ernest , dove De Niro interpreta il padrino gangster il vecchio Hele, americano che a tutti i costi vuole il possesso dei ricchi terreni, e Di Caprio il giovane reduce di guerra, che si trova ad affrontare una storia imposta dallo zio Hele , ovvero sposare una donna nativa, Osange, per ereditare le sue proprietà che in gergo devono restare in famiglia , ovviamente tra zio e nipote americani. Una storia che potrebbe sembrare inverosimile per tutti i personaggi coinvolti, e un intero popolo che viene colpito poco per volta , ma intanto una storia vera, e nonostante i tempi e gli scopi differenti anche oggi nella civiltà contemporanea degli stati liberi e democratici si attuano delitti e prevaricazioni contro popoli inermi, con la sola colpa di stanziare in territori non di loro proprietà. Il film evidentemente si riferisce a quel periodo e quella storia precisa, ma il tema di fondo è che un certo imperialismo del male è sempre esistito. I due personaggi interpretati da De Niro e Di Caprio sono al meglio della resa cinematografica, ai fini della storia narrata , tuttavia una svolta importante è il personaggio di Molly la sposa voluta inizialmente per interesse da Ernest, poi amata in contraddizione con il suo animo incerto e debole , Molly interpretata dalla ottima attrice Lily Gladstone, offre l’unico spunto di vera umanità e dolcezza di una donna che pur appartenendo ad altra cultura , concede il proprio amore all’uomo che pure la ama con mille contraddizioni, e infine la sacrifica agli ordini dello zio despota e autoritario. La donna si salva , ma la coppia finisce di esistere in nome di una realtà malefica e nemica. Infine tra tutti i personaggi DiCaprio rende bene con una insolita faccia un personaggio incredulo e irrisolto, De Niro, conferma la sua capacità di imporre la sua presenza di attore in ogni scena, e dunque la regia di Scorsese , che con i suoi attori di sempre , e un linguaggio di cinema a lui consono di un realismo ben articolato, riesce a realizzare un film epico e che sicuramente entra nella storia del cinema internazionale. ( Mauridal)
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