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Di Caprio durante la lavorazione del film, litigava spesso con De Niro ed il regista perchè non capiva il cuore del film (dichiarazioni di Scorsese stesso). Ed in effetti è difficile dargli torto. I cuore forse c'è, ma è confuso o si è perso nei meandri della sceneggiatura. E Di Caprio, non capendo il suo personaggio, cerca di renderne l'abbruttimento morale attraverso l'imbruttimento fisico, recitando perennemente con il broncio. De Niro, meno gigione del solito, interpreta un personaggio che vorrebbe essere mefistofelico, restando sempre uguale a se stesso, senza i chiaroscuri che lo avrebbero reso più interessante. Alla fine, risulta meglio la Gladstone con la sua mansueta bellezza. Ma la storia... che dire dell'arrivo alla fattoria dello Zio con una panoramica aerea di inusitata e spettacolare bellezza, in mezzo a migliaia di capi di bestiame che poi spariscono per 3 ore di film, salvo tornare improvvisamente in una scena verso il finale con qualche vacchetta in vendita? Non era quello il seme del conflitto? Della brama dello Zio di possedere le terre sotto le quali c'è il petrolio? Qui qualcosa si è perso nel montaggio a favore dell'nutile ripetizione degli omicidi... Dopodichè, Scorsese resta un mito.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
