Il teorema di Margherita

Una donna e la forza dei grandi numeri

Studentessa di matematica alla prestigiosa Scuola Normale Superiore, Margherita realizza la sua tesi sulla congettura di Goldbach, antico problema della teoria dei numeri formulato nel Settecento e mai risolto fino a oggi. Però un errore la costringe a rimettere in discussione anni di ricerche. Delusa dal suo mentore, il professor Werner, turbata dall'arri vo di un brillante studente di Oxford, Lucas, che avverte come un concorrente, la ragazza decide di mollare tutto e sparire. Entra in un mondo che sembra agli antipodi di quello austero che conosceva: il giro delle partite clandestine del mah jong: dove, però, è proprio la sua maestria nei numeri a permetterle di guadagnarsi la vita. Non si può dire che la matematica sia il soggetto di prima scelta per chi spera di realizzare lauti incassi. Tanto più quando, come qui, è trattato in un modo più rigoroso che in Will hunting -Genio ribelle o A beautiful mind. Basti pensare che tutte le equazioni che compaiono sono state verificate, dal punto di vista della credibilità matematica, da un professore della Scuola Normale Superiore. Però non bisogna credere che Il teorema di Margherita sia pedante O noioso. Anzi. La regista franco-svedese Anna Novion riesce a rendere appassionante 'evoluzione di una giovane donna in un mondo dominato da uomini poco disposti alla benevolenza (compreso il direttore di ricerca interpretato da Jean-Pierre Darroussin, con cui la giovane Ella Rumpf fa gustosi duetti). Peccato, piuttosto, che la sceneggiatura segua un'evoluzione prevedibile, ricorrendo a stereotipi del racconto di formazione e della commedia romantica.
Da La Repubblica, 28 marzo 2024


di Roberto Nepoti, 28 marzo 2024