Il ritorno di Casanova

Gianni Canova

Il ritorno di Casanova di Arthur Schnitzler, pubblicato nel 1918, era un piccolo emozionante apologo sul crepuscolo. Di un uomo, ma anche di un mondo. "Casanova che invecchia - ha scritto Claudio Magris - è anche l'Austria che tramonta, la sensualità che si spegne, il mondo di ieri che si avvia a una fuga nelle tenebre". Nel mettere in scena il capolavoro di Schnitzler, Gabriele Salvatores combina la messinscena del crepuscolo con un movimento uguale e contrario di rinascita aurorale. C'è qualcosa che si spegne e che muore, nel film, ma al tempo stesso c'è qualcosa che si annuncia e che nasce. [...]

di Gianni Canova, articolo completo (6152 caratteri spazi inclusi) su We Love Cinema 3 aprile 2023