Il Caso Goldman

Giudice di chi vuole giudicare

Il 24 aprile 1976, di fronte ai giudici della Corte d'Appello di Amiens tenendo, per così dire, i suoi occhi all'altezza dei loro , l'imputato Pierre Goldman (un ottimo Arieh Worthalter) rifiuta di indicare prove e testimoni che lo sgravino del duplice omicidio che è accusato di avere compiuto il 19 dicembre 1969, e per cui rischia l'ergastolo. Raccontando il suo secondo processo, Cédric Kahn ne riprende l'affermazione orgogliosa del primo, nel 1974: «Je suis innocent d'être innocent». Di questo è orgoglioso Goldman, della sua innocenza, che il razzismo della polizia, così sostiene, ha capovolto in colpevolezza, e anche di essere Ebreo figlio di Ebrei polacchi, entrambi eroi della Resistenza francese. [...]

di Roberto Escobar, articolo completo (2156 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore 26 maggio 2024