Finestkind

Carlo Valeri

Partiamo da un fatto: Brian Helgeland sa fare cinema. Sa scriverlo. E anche dirigerlo. E in Finestkind sembra ritrovare quel marchio di fabbrica noir/antropologico che contraddistingueva per esempio le sue sceneggiature per Clint Eastwood (Debito di sangue, Mystic River) con tanto di ambientazione nella periferia bostoniana tra illegalità suburbana, innesti quasi documentari nelle coste atlantiche del Nord America, e un conflitto tra due fratelli che devono ritrovarsi tra loro e allo stesso tempo riconciliarsi con la figura paterna. [...]

di Carlo Valeri, articolo completo (1687 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 2 gennaio 2023