Evelyne tra le nuvole

Capita di rado di vedere film che riescono a combinare la contemporaneità e la nostalgia con un linguaggio poetico ma imprevedibile. Evelyne è un racconto a più voci, uno di quei ricami fatti con sapienza dalle anziane del paese all'ombra di una panchina, che muovono con abilità le dita per creare un intreccio colorato e sapiente. Anna Di Francisca ha compiuto questa sapiente arte dell'intreccio in chiave narrativa. Le diverse storie si sovrappongono e si incastrano in una favola moderna con personaggi brillanti e su uno sfondo rurale carico di romanticismo e misticismo. Ogni personaggio ha un suo preciso ruolo nella storia, rappresenta un punto di vista unico e solido che viene intaccato e messo in discussione dagli avvenimenti e dall'evolversi delle proprie credenze. Una mucca che vola, lumache miracolose, erbe curative, riti chiropratici e filastrocche bucoliche riescono a convivere nello stesso universo di videogiochi sparatutto con premi milionari, onde elettromagnetiche e integratori fantascientifici. Solo una mente dove la poesia e l'occhio immaginoso di un sognatore come quella di Anna Di Francisca potevano concepire un così ardito ricamo, riuscendo infine a strappare una riflessione e un sorriso.