Insegue l'idea di un film anarchico, ma riesce ad esserlo solo in pochi momenti. In realtà appena può torna goffamente sui suoi passi e nelle dinamiche di quel cinema che avrebbe dovuto distruggere.
di Alessio Baronci Sentieri Selvaggi
Gennaro Nunziante torna a dirigere Pio e Amedeo ed il passo è evidentemente più sicuro dell'esordio del duo pugliese. Come può uno scoglio parte in effetti con un'andatura affascinante, con il duo diviso e Amedeo in scena a gestire i tempi, le battute, il focus della narrazione. Come uno strano epigono di Checco Zalone da cui per certi versi eredita i tratti del suo personaggio rozzo ma di buon cuore, un ex detenuto trasferitosi al nord per fare da autista a Pio, avvocato di origini pugliesi intrappolato in una vita borghese che forse non ha mai sentito sua e che, negli anni, ha acuito le sue insicurezze ed il suo atteggiamento remissivo. [...]
di Alessio Baronci, articolo completo (3577 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 28 dicembre 2023