Comandante |
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Un film di Edoardo De Angelis.
Con Pierfrancesco Favino, Massimiliano Rossi, Johan Heldenbergh, Arturo Muselli.
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Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 120 min.
- Italia 2023.
- 01 Distribution
uscita martedì 31 ottobre 2023.
MYMONETRO
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Comandante senza qualità
di Fabio Ferzetti L'Espresso
Ci sono missioni così suicide che verrebbe da difenderle per puro spirito sportivo. Imprese cosi paradossali che ci si meraviglia siano an date in porto. "Comandante" spinge questa categoria di film "impossibili" a nuove vette di spericolatezza: protagonista fascista (ma gentiluomo, per carità), messaggio pacifista (non si lasciano in mare i naufraghi, ieri nemici oggi migranti), linguaggio mimetico, ergo roboante. Per ché l'etica va inscritta nell'epoca: e dunque giù con toni, facce, pose, luci, battute turgide da Ventennio, sia pure al tramonto («Sono italiano, abbiamo dietro duemila anni di civiltà»). A Venezia, dove apri il Concorso, il risultato fu difeso (per dovere d'ufficio?) dalla quasi totalità della stampa italiana e affondato senza troppi riguardi da quella anglosassone, salvando la bravura degli interpreti, il valore spettacolare, la ricostruzione del sommergibile Cappellini in scala 1:1. E gli intermezzi leggeri, di cui in Italia siamo maestri la parte culinaria è forse la migliore del film). Più dura accettare il modo a dir poco sempliistico e scopertamente strumentale in cui (non) viene evocato il contesto stori co, minimizzando la contiguità tra fascismo e nazismo in nome di un'italica e assai ipotetica superiorità morale. Ne fa fede l'episodio imbarazzante dei due belgi che, essendo in guerra, anziché grati all'eroico comandante Todaro (Pierfrancesco Favino) per aver salvato loro e gli altri marinai dall'affondamento del loro mercantile, intraprendono un patetico tentativo di sabotaggio del sommergibile italiano («fascista», dicono, e come non capirli). esser Due emeriti imbecilli, puniti a schiaffi e pugni non solo dall'intero equipaggio italiano ma dai loro stessi connazionali, ridicolizzando con i personaggi l'intera causa (la guerra è guerra, i nemici restavano nemici e alleati dei nazisti. O no?). Nessun dubbio che il Ventennio meriti di essere indagato e rimesso in scena con spirito libero anzi spregiudicato. Ma sono ben altri i soggetti che meritano di arrivare sullo schermo, per non parlare dei toni.
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