Adagio |
||||||||||||
Un film di Stefano Sollima.
Con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 127 min.
- Italia 2023.
- Vision Distribution
uscita giovedì 14 dicembre 2023.
- VM 14 -
MYMONETRO
Adagio
valutazione media:
3,30
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||
|
||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dal Mandrione al San Lorenzo Roma sull'orlo dell'inferno
di Marco Lodoli La Repubblica
Joseph Brodsky, poeta russo e premio Nobel, scriveva: " La vita non è una lotta tra il Male e il Bene, ma tra il Male e il Peggio". E in effetti il Male domina incontrastato nel nuovo film di Stefano Sollima, che avanza in una Roma estiva e apocalittica, assediata da un calore spaventoso, dai bagliori rossastri degli incendi che circondano la città, da black out improvvisi e da inquietanti tempeste di cenere. E in questo scenario da fine del mondo si fronteggiano due gruppi di canaglie spietate: da un lato tre vecchi leoni della banda della Magliana, dall'altro una banda di carabinieri corrotti, ferocissimi, pronti a tutto pur di entrare in possesso di certe foto che dovrebbero distruggere la reputazione di un noto politico.
Hanno ricattato un ragazzino di sedici anni, lo hanno costretto ad andare a un festa che somiglia a una grande orgia collettiva, cocaina e sesso marchettaro, per fotografare il ministro e rovinarlo: ma quasi subito quell'adolescente sbandato capisce di essersi infilato in un gioco troppo pericoloso e fugge dalla festa senza aver portato completamente a termine la sua missione. E da questo momento scatta la caccia all'uomo, anzi al " cucciolo", come viene chiamato il giovane Manuel. Deve essere intercettato e soppresso perché sa troppe cose. Ma il ragazzino è il figlio adottivo di un vecchio criminale, Daytona, un catorcio umano preda della demenza senile ma ancora capace di tirare la sua ultima zampata, uno straordinario Toni Servillo. E con lui, a cercare di salvare la vita a Manuel ci sono altri due rottami dell'antica malavita romana, " Pol Niuman" e il " Cammello", il primo ormai cieco, l'altro malato di cancro, Valerio Mastrandrea e Pierfrancesco Favino, perfettamente trasformati in settantenni sfasciati e crudelissimi.
E' una battaglia senza esclusione di colpi che si svolge tra la Magliana, il Mandrione, San Lorenzo, mentre tutta Roma arde nella sua ultima estate. Insomma, gli elementi per un grande noir ci sono tutti, l'ambiente, i personaggi, la corruzione e la violenza, sparatorie, torture, inseguimenti nella notte che non rinfresca mai e nel giorno che brucia. Eppure qualcosa manca, stranamente il film non decolla, la storia non riesce a nutrirsi di ansia e tensione. E' come se Sollima confidasse troppo nel carisma cupissimo dei personaggi, in quelle vecchie maschere che si trascinano nel loro tramonto ma che sanno ancora sparare, accoltellare e abitare l'inferno, e a un certo punto avesse perso un po' di vista lo sviluppo della vicenda. In questo senso, " L'ultima notte d'Amore", l'altro grande film poliziesco di questa stagione cinematografica, funzionava meglio, tra colpi di scena, ribaltamenti inattesi, scene tesissime. " Adagio" va forse troppo adagio, indugia troppo e perde ritmo. La regia è splendida, ma la sceneggiatura spesso si allenta e non trova momenti spasmodici. Certo, l'idea di un poliziotto assassino ma amorosamente preoccupato per i suoi figli è ottima, e il finale alla stazione Tiburtina è memorabile, una pagina di vero cinema, ma il film sembra una bella occasione sprecata, molta legna sul fuoco, ma poca fiamma. Resta soprattutto una Roma sull'orlo della catastrofe ambientale e morale, una città che si scioglie a poco a poco sui fornelli del male assoluto.
|