Un dramedy che ci trasporta nel mezzo di una guerra ispirata alla Seconda guerra mondiale dove un Mowgli del XX secolo trova il coraggio per sfidare nientedimeno che il Dittatore in persona. Espandi ▽
Venti di guerra sferzano il mondo. E così anche in una lontana città abbracciata dalla lussureggiante campagna il conflitto si espande tra le strade, le piazze, i vicoli. I soldati marciano, i soldati perquisiscono, i soldati prelevano. Lo fanno anche nel palazzo dove vive una madre con il suo bimbo appena nato. Su di loro veglia la cagnetta Bianca, che però nulla può contro le armi e la crudeltà degli uomini. Bianca riesce comunque a salvare il piccolo, anni dopo diventato parte integrante del branco di cani che ruzzano per i prati fuori città. Un giorno tutto si complica: il bambino viene catturato dai soldati e internato in un campo, dove gli ufficiali e il Comandante aspettano con trepidazione l'arrivo del Dittatore.
Girato in diciannove mesi, animazione 2D,
Arf è un altro tassello del doloroso mosaico della Settimana della Memoria.
Prende un segno più classico, conciliante e rotondo possibile e lo porta avanti fino alla fine, con le linee morbide del branco e gli occhioni giganti di Arf, i colori pastello della campagna e la faccia accogliente di Bianca. E lì fa scontrare con il tratto medievaleggiante della città, i palazzi incrinati espressionisti, i corpi tutti spigoli e angoli dei soldati.