Il Signore degli Anelli - Gli anelli del potere

Un disastro. Da dove cominciare? Dalla totale mancanza di rispetto del mondo creato da Tolkien, non solo nel senso di creare personaggi o situazioni nuove, ma di non capire affatto la psicologia e le leggi che regolano quel mondo.
Sarà almeno venuta fuori una storia interessante? Macchè, infarcita di CGI ed effetti speciali, ma quasi sempre effetti speciali fini a se stessi, visto che la trama è blanda, i dialoghi vanno dallo stantio, al poco credibile al totale ridicolo ("Il mare ha sempre ragione", LOL, ma chi l'ha scritta questa scena?) ed i personaggi sono caricaturali, non solo rispetto agli originali Tolkeniani ma anche per un qualsiasi film d'azione di media fattura.
Gli elfi non si muovono con l'eleganza, non pensano e non agiscono con la sapienza da elfi, sono semplici umani con le orecchie a punta ed in preda a volubilità e manie di controllo. Lo stesso dicasi dei nani, che in questo film sono bonaccioni e sempliciotti, tali da sembrare più hobbit che testardi nani della terra di mezzo. E come sono caratterizzati allora gli hobbit? Ah, semplicemente come nomadi spietati, che cantano di avere il cuore buono e di non lasciare nessuno indietro, ma poi sono pronti a lasciare indietro senza battere ciglio chiunque di loro abbia anche semplicemente un piccolo momentaneo infortunio.
Galadriel, la presunta protagonista, è un totale disastro, della potente e saggia maga di Tolkien non c'è nulla, trasformata in un guerriero prepotente, insensibile e presuntuoso, dai tratti psicopatici ed in preda all'odio ed alla smania di vendetta, pronta a sacrificare amici e compagni e ad usare e manipolare chiunque pur di soddisfare le sue brame di vendetta personali. Un perfetto "cattivo" dunque, altro che il protagonista buono della serie.

Esemplare infatti che alla fine l'unico personaggio che susciti un minimo di simpatia ed immedesimazione da parte dello spettatore sia proprio il presunto cattivo, Sauron, che almeno ha un suo percorso definito, tenta di resistere al suo passato malvagio ed ha comunque delle motivazioni non così malvage. Ironia della sorte, sarà la stessa Galadriel a metterlo su un percorso "malvagio". E gli altri "buoni"? Non pervenuti, agiscono per tutto il film come burattini o come psicopatici manipolatori in preda a smanie personali, spesso irrazionali e pronti a cambiare totalmente opinione senza motivi validi, incuranti di ogni legame di amicizia, incuranti del rispetto e delle leggi morali, tutti apparentemente seguaci del Machiavelliano "Fine che giustifica i mezzi" (legge pseudo-morale che Tolkien aborriva).

Insomma è un mondo dove regna il kaos ed i personaggi sono semplici burattini, tutto esattamente alla rovescia rispetto alla ben nota filosofia del mondo creato da Tolkien, dove tutto si muove seguendo precise leggi morali e naturali, che si tratti delle forze del bene o di quelle del male).

Alla fine di questo pasticcio non rimane neanche un motivo valido per volerne vedere la seconda stagione, quasi tutto il poco di "misterioso" è stato già rivelato, non ci sono colpi di scena nè nulla di interessante da scoprire, nessun personaggio di cui si voglia sapere il destino. Vince la noia.