Marco Romagna
Quinlan
«Vivi in un posto senza vita. Perché sei tornato dalla guerra?» chiederà il capitano all'ennesimo Davud del "cinema come condizione esistenziale" di Hilal Baydarov. Poco conta che la guerra sia già finita, e ancora meno che sia già vinta. Nelle viscere di Davud, questa volta soldato dopo il ragazzo incompreso in cerca d'amore di In Between Dying e quello quasi opposto, ma al contempo proprio lo stesso, riapparso nel carcere di Crane Lantern come affabulante rapitore, il conflitto non può ancora e forse non potrà mai avere reale conclusione. [...]
di Marco Romagna, articolo completo (8186 caratteri spazi inclusi) su Quinlan 11 agosto 2022