Paolo Ruffini: viaggio nell'Alzheimer per curare sé stesso. "PerdutaMente" soltanto per tre giorni in sala (14-15-16)
di Michele Anselmi Cinemonitor.it
C'è una frase che sarebbe meglio non dire più e che molti invece continuano a usare, magari senza valutarne la stupidità: "Non ricordo dove ho messo le chiavi di casa, mi sa che c'ho l'Alzheimer". Non è mai così. Chiunque abbia avuto un malato di Alzheimer in casa, a me è successo con mia madre, sa che di colpo un interruttore smette di funzionare, un marginale evento meccanico anticipa il crollare della diga cerebrale e poi comincia l'inferno, percepito nitidamente da chi è colpito. L'abbiamo visto in film come "Amour", "Lontano da lei", "Still Alice", "Una sconfinata giovinezza", il più recente "The Father - Nulla è come sembra"; adesso, su un piano diverso, non di reinvenzione sceneggiatoria, ci prova l'attore livornese Paolo Ruffini, classe 1978, autore con Ivana Di Biase di "PerdutaMente", un documentario di 78 minuti che esce nelle sale per tre giorni con Luce Cinecittà a mo' di evento speciale (14-15-16 febbraio), in vista, immagino, di un ravvicinato passaggio televisivo. [...]
di Michele Anselmi, articolo completo (4276 caratteri spazi inclusi) su Cinemonitor.it 11 febbraio 2022