Alessandro Uccelli
Cineforum
San Pietroburgo, novembre 1893. Imbrigliata nella veletta che le comprime i lineamenti, due occhi chiari e taglienti, Antonina Ivanovna sta contrattando con il fioraio il testo per una corona da porre ai piedi di Pëtr Il'ic: «Scriva, scriva: sua moglie» mormora compostamente. Lei è la moglie di Cajkovskij: la macchina da presa di Kirill Serebrennikov accompagna Antonina Ivanovna Miljukova (Alena Mikhailova) dentro alla camera ardente dove il Maestro (Odin Lund Biron), morto di colera a 53 anni, è esposto alle visite di chi lo ha amato e ne ha amato la musica, e lo fa con un long take vertiginoso: ma guai a pensare che la ripresa in continuità sia garanzia di integrità ontologica, nel cinema del regista di Leto. [...]
di Alessandro Uccelli, articolo completo (6471 caratteri spazi inclusi) su Cineforum 21 maggio 2022