Klondike

Maria Sole Colombo

Klondike, quinto lungo della regista ucraina Maryna Er Gorbach, ha riscosso premi e apprezzamenti al Sundance 2022 e poi alla Berlinale, ed è stato accolto nei programmi delle kermesse di mezzo mondo. Abbandonandosi a uno slancio di cinismo critico - e accordandosi il diritto di sezionare il film sul tavolo settorio, come fosse un corpo esanime -, non sarebbe difficile analizzare le ragioni di tanta fortuna festivaliera: Klondike racconta di una famiglia del Donbas nel 2014, ed è dunque un film di stringente e dolorosa attualità; narra la sua vicenda a partire da un punto di vista femminile forte (una donna in gravidanza, stretta tra i partigiani ucraini e le milizie filorusse alle porte), e si chiude perdipiù con una dedica «a tutte le donne»; vanta infine una messa in scena di severo rigore, improntata a un'asciuttezza e un'economia visiva che sono il marchio di tutto il cinema che, sopra e prima d'ogni altra cosa, aspira a essere preso sul serio. [...]

di Maria Sole Colombo, articolo completo (1684 caratteri spazi inclusi) su Film TV 28 febbraio 2023