Uno shark movie che ragiona divertito come un horror degli anni '00, senza però sviluppare mai l'idea di cinema che suggerisce, divenendo l'ennesimo tassello di un filone che oggi annaspa sempre più
di Alessio Baronci Sentieri Selvaggi
Sembra essere ancora uno spazio difficilmente avvicinabile da certo cinema contemporaneo, quello dello shark-movie, un filone che solo raramente ragiona sulla sua eredità e sul linguaggio specifico da adottare per sviluppare le sue storie, finendo, spesso, per affidarsi totalmente al fascino bestiale di una creatura che non sa gestire davvero.
Il curioso destino degli shark-movies estivi di oggi lo racconta benissimo 47 metri: Great White, paradossale film di squali senza squali, che si accorge troppo tardi di non avere il fiato per farsi racconto compiuto e cede alle sue ambizioni. [...]
di Alessio Baronci, articolo completo (3277 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 28 luglio 2022