Un film che rompe un lungo e colpevole silenzio e si aggiunge a quel cinema del dissenso che getta una potente luce su eventi oscurati da ogni informazione che non fanno cronaca. Orizzonti.
di Tonino De Pace Sentieri Selvaggi
Dallo stesso regista apprendiamo che Innocence è stato un progetto elaborato, per la cui realizzazione è stato necessario impiegare molto tempo per recuperare, presso le famiglie i diari, le poesie o comunque le testimonianze scritte dei soldati israeliani che si sono tolti la vita durante il servizio militare. Oltre 700 i casi che Guy Davidi ha raccolto con l'aiuto dei familiari non sempre disponibili, per ragioni di sicurezza, a concedere questi materiali. Innocence, presentato nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia, al pari del cinema di Avi Mograbi ad esempio, diventa un durissimo atto d'accusa contro ogni pensiero dominante che educa, fin dagli anni della prima infanzia, gli israeliani al culto della guerra e delle armi con vere e proprie lezioni durante le ore scolastiche, quando i ragazzini prendono confidenza con le armi da guerra e con i dispositivi bellici. [...]
di Tonino De Pace, articolo completo (2703 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 9 settembre 2022