Non è facile affrontare argomenti seri come quelli del la prostituzione e del sacerdozio senza incorrere in volgarità o diventare blasfemi ma Pieraccioni ci riesce molto bene con quel suo ironismo che in questo film, trovo migliorato e maturato. Anche qui ritroviamo un bravissimo Ceccherini che esce dagli schemi e che personifica la coscineza di Don Simone. Bello e diretto anche il messaggio del vecchio mondo che riconquista il suo spazio a scapito di quella tecnologia che ci inchioda al telefonino (che appare pochissimo) e che anzi, fa sfumare "l'affare" al cugino troppo impegnato a rispondere a telefono ed ai messaggi. Magistrali la Ferilli e Marcello Fonte!
Sicuramente un'ora e mezza di piacevole svago che crea anche motivo di riflessione. Riflessione contrassegnata (come da sempre ci ha abituato Pieraccioni) dall'assenza di quella politica, fin troppo usata per far ridere e piangere facilmente il pubblico. Merita davvero il costo del biglietto!
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