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Sebbene la pubblicità circolata in tv fosse avvincente, il film - Il filo invisibile - non lo è altrettanto. La presenza - quasi ridondante - di stereotipi, lo rende l'ennesima rappresentazione di una famiglia LGBTQ+ nell'immaginario di una persona non appartenente alla community: un padre che si va a confidare a casa dell'amica, l'altro padre "isterico", la passione per i vestiti firmati, le scenate di rabbia in cui si tirano i calci a qualsiasi cosa, la cameriera filippina, e la madre surrogata americana che si è creata una famiglia con un Harleysta: stereotipi su diversi fronti. Dov'è la novità? La critica alla situazione attuale delle coppie omogenitoriali in Italia (in particolare alla non-tutela delle ultime) c'è, è sottile, ma completamente affogata dalla stereotipizzazione e anche nell'assurdità di una maternità a dir poco improbabile (e non normale o normata). La determinazione della paternità biologica di un figlio è una cosa delicata e seria, che negli USA è regolamentata da un rigido sistema di leggi e norme.
Rimane chiaro l'intento del film; mostrare che anche in una famiglia omogenitoriale si possono presentare le stesse dinamiche che si presentano in una famiglia eterogenitoriale, che entrambe le realtà sono normali.
Le scenate "isteriche" sono talmente esasperate e artificiali che è vivida l'immagine del regista nella mente dello spettatore che durante le riprese dice all'attore: "Devi essere più gay". La cosa fa rabbrividire, ma è plausibile che sia andata esattamente così.
Una sottile citazione a The Dreamers di Bertolucci è riscontrabile in alcune dinamiche tra i due fratelli e Leone.
Poteva essere l'occasione per fornire una visione reale, concreta, complessa e articolata della realtà dell'omogenitorialità; è finita per esserne, invece, il ritratto nell'immaginario dell'uomo comune. Peccato, perché il cast è interessante.
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mercoledì 9 marzo 2022
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totalemente inedito
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Ognuno ha il diritto di farsi in testa il film che vuole, ma mi domando che film hai visto. Ennesima rappresentazione di una famiglia LGBTQ+ ? Dove? Dove sono tutti questi film da dire che sia l''ennesima rappresentazione? A me risulta l''unico film che rappresenta una coppia di padri con figlio nato da una GPA...novità assoluta e non solo in Italia. L''amica non è l''amica ma la sorella di Paolo (Filippo Timi). I sentimenti sono espressi nell''ambito di una commedia degli equivoci in modo realistico e coerente e tantissimi, che siano etero o omo, in famiglia Lgbt o tradizionale, si riconoscono in queste situazioni, si divertono e si commuovono e pensano alla situazione di arretratezza legislativa.
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Ognuno ha il diritto di farsi in testa il film che vuole, ma mi domando che film hai visto. Ennesima rappresentazione di una famiglia LGBTQ+ ? Dove? Dove sono tutti questi film da dire che sia l''ennesima rappresentazione? A me risulta l''unico film che rappresenta una coppia di padri con figlio nato da una GPA...novità assoluta e non solo in Italia. L''amica non è l''amica ma la sorella di Paolo (Filippo Timi). I sentimenti sono espressi nell''ambito di una commedia degli equivoci in modo realistico e coerente e tantissimi, che siano etero o omo, in famiglia Lgbt o tradizionale, si riconoscono in queste situazioni, si divertono e si commuovono e pensano alla situazione di arretratezza legislativa. Lo Sterotipo poi della madre surrogata americana con il fidanzato con la Harley me devi spiegare. Non ho mai visto un personaggio del genere, come fa ad essere uno stereotipo? Forse parli dalla Harley, va beh, può essere la moto già vista in altri film, ma da lì a dire che il personaggio sia uno stereotipo quando è inedito (citami i film dove l''hai vista) ce ne passa. Per i personaggi rappresentati, per il modo, per la storia, questo film è tutto una novità! Ti sfido a trovarmene un altro con la stessa story line e gli stessi personaggi.
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