Everything Everywhere all At Once

Con tutta la fantasia che si può avere il doppiaggio non può cambiare la storia, è ammirevole il suo impegno per far credere che questo sia un problema.
L''interpretazione degli attori si apprezza indipendentemente dal doppiaggio.

Il film ''trattato di filosofia'' fa sbellicare dalle risate, come del resto delle citazioni non si sa che farsene, cosa me ne potrà fregare delle le scimmie di 2001 non è chiaro dato che sono completamente inutili rispetto ai temi sui quali si dovrebbe imperniare la sceneggiatura.

Per affrontare il tema dell''integrazione o il solito problema relazionale madre figlia, ma anche l''insoddisfazione della propria vita e dei sogni persi per strada ci si deve sorbire scene di arti marziali, molto artistiche chi lo nega, che possono variare fra la noia e il ridicolo.

Il Cinema è una forma di arte e come tale viene espressa in base all''estetica dell''artista.
Fantasia, assurdo, surreale, trash, fantascienza.
Tuttavia chi osserva può vedere l''opera in svariati modi.

Per rendere l''idea cito la parte iniziale del film Manhattan di Woody Allen quando c''è il primo incontro con Diane Keaton con uno scambio di opinioni sulle opere esposte in una galleria d''arte.
Diane Keaton chiude il discorso con ... ''Il resto della roba al piano di sotto era una stronzata.'' ... mi creda che può essere legittimamente trasposto alla visione di questo film.