Disturbante e catartica l'ossessione di Cronenberg per le mutazioni fisiche
di Alessandra Levantesi La Stampa
Da Una Storia di violenza in poi, David Cronenberg, pur senza tradire la sua poetica, sembrava essere approdato a una fase di cinema più accessibile. Ma in Crimes of the Future (già titolo di uno delle sue primissime opere) la magnifica ossessione del canadese per mutazioni fisiche, aberranti esperimenti medici, misteriose epidemie riacquista sullo schermo piena centralità. Nella cornice post- apocalittica di un futuro indefinito, un'umanità resa immune al dolore da una sorta di accelerazione evolutiva produce escrescenze schedate da un kafkiano ufficio di registro degli organi gestito da un ottuso burocrate e dalla sua assistente, la timida Timlin (Kristen Stewart). [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (2761 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 25 agosto 2022
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