Crimes of the Future |
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Un film di David Cronenberg.
Con Viggo Mortensen, Léa Seydoux, Kristen Stewart, Scott Speedman.
continua»
Titolo originale Crimes of the Future.
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 147 min.
- USA 2022.
- Lucky Red
uscita mercoledì 24 agosto 2022.
- VM 14 -
MYMONETRO
Crimes of the Future ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Proviamo a salvarlo
di guillermontalbanoFeedback: 2 |
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sabato 17 settembre 2022 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ci aspettiamo tanto da Cronenberg, sicuramente. Allora andiamo al cinema certi che avremmo qualcosa… Questa volta: No. Il film pecca di voler spiegare le cose. Se ci pensiamo a “Il silenzio” di Bergman, li sì c’è un contenuto… o “La guerra del fuoco” di Arnaud… ciao. Forse se fossi in una lingua incomprensibile, lì sì avrebbe un suo perché …. Questo continuo spiegare.. aiutare… ai grandi registi non é mai servito… pensiamo ad uno “Stato delle cose” di Wenders… un film straordinario. O allo stesso “Spider”… lì sì, ci siamo… Poi il Contesto, é povero, forse un’altro contesto avrebbe aiutato, una New York, con una mega azienda… una multinazionale. Il contesto é l’angolo di un porto… ormai siamo abituati alla profondità dei contesti… Poi l’Arte (?) l’Arte? le Performance… un gruppo di spettatori vuoti. L’Arte per loro? per questa gentaglia del futuro…? ma va! L’Arte interiore? le performance? ma va, già la Amabrovic ha fatto tanto. Difficile sfidarla, difficile dire cose nuove. Molto difficile. Poi le Immagini? questa anatomia in diretta che non dice niente, tranne impressionare? e il Sesso?… questo nuovo sesso… questo sesso intellettuale? … non ormonale…? non ci siamo.Devo dire che Cronenberg ha lasciato sempre qualcosa. Questa volta: No. Il Racconto? zero… Se penso alla mia produzione “Anatomia Aliena”? c’é molto di più. Non perché l’abbia fatto io. No. L’artista non é proprietario della sua opera… é semplicemente un veicolo, una come stampante 3D di qualcosa che non é suo, che riesce ad intravedere, e plasma… L’artista é come una casa musicale dalla quale si sentono frammenti di qualcosa… rumori… Forse, esausti dei racconti, siamo arrivati a un tempo dove il racconto non conta più, dove la Opera d’Arte é solo un non racconto, da dove possiamo intravedere qualcosa. Questa volta Cronenberg non c’è l’ha fatta, direi che non serve neanche consigliare di vederlo, perché magari c’è qualcosa. Neanche si merita di sconsigliarlo. Direi che é un film che non esiste, che era meglio se non lo faceva. Tanto? Mi dispiace. Sono dispiaciuto. Meglio “FARTS OF THE FUTURE”…
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