Amsterdam

Tre affaristi e un colpo di Stato giochi sporchi ai tempi di Roosvelt

Non si può dar torto a Scorsese quando se la prende con chi giudica il valore di un film dagli incassi; però la scarsa fortuna al boxoffice (dove al debutto ha totalizzato un decimo degli 80 milioni di dollari spesi) dell'atteso Amsterdam si presta a qualche riflessione. Tantopiù che non è valso a riempire le sale neppure un cast di star da paura. In sé il soggetto era stuzzicante: il poco noto tentativo di colpo di Stato americano del 1933 allorché, ai tempi dell'ascesa del nazismo in Europa, un gruppo di ricchi affaristi cospirò per rovesciare il presidente Franklin D. Roosevelt. Vi sono coinvolti tre personaggi, legati tra loro fin dalla prima guerra mondiale (il film alterna scene al passato con altre al presente): il dottor Burt (Christian Bale), monocolo a causa di una ferita, il suo migliore amico Harold (John David Washington), e Valerie (Margot Robbie), infermiera dadaista che confezionava opere d'arte con resti umani. Su di loro cadono i sospetti per l'omicidio di una giovane. Il mix di fatti storici (che un cartello dichiara "in buona parte accaduti") e storie private racchiude una varietà di sottogeneri: il mystery, il period drama, la commedia thriller, il film di cospirazione, perfino la farsa. Senza, però, riuscire a trovare un equilibrio convincente. La struttura un po' pasticciata è-verosimilmente-la prima causa della freddezza del pubblico. La seconda è l'utilizzo delle star. La fama che Russell si era guadagnato con i successi precedenti gli ha permesso di ottenere il meglio sia nel cast artistico, sia nel comparto tecnico. Il primo è abbondante, da Rami Malek a Chris Rock, da Anya Taylor-Joy a Zoe Saldana, da Michael Shannon a Taylor Swift, a Robert DeNiro. Anzi, eccessivo: perché le loro apparizioni risultano troppo "telefonate" per dare sostanza all'intrigo. Fotogratia e décor sono di alto livello. Come lo sono diverse altre cose di questo film ambizioso e ricercato, ma poco appassionante.
Da La Repubblica, 27 ottobre 2022


di Roberto Nepoti, 27 ottobre 2022