Matteo Galli
Close-Up
Mira molto molto in alto Egidio Eronico (1955) con il suo documentario Amate sponde, coproduzione SKY e Istituto Luce, presentato alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Freestyle. Mira molto in alto perché il modello sono i grandi documentari muti degli anni '20, da Dziga Vertov a Walter Ruttmann. Sono questi i modelli per diverse e complementari ragioni: è un documentario fatto solo di suoni e di colonna sonora, senza nemmeno una parola, muto, si direbbe; è un documentario tutto fatto di ritmo, con improvvise accelerazioni e altrettanto repentini rallentamenti, è un documentario panoramico che attraversa una quantità spaventosa di luoghi, luoghi antropizzati, tecnologici, ipertecnologici, e luoghi naturali, naturalissimi, selvaggi, luoghi quasi fantascientifici da quanto sono moderni, modernissimi, futuribili, luoghi antichissimi (parchi archeologici), insomma: robot e mamuthones. [...]
di Matteo Galli, articolo completo (2899 caratteri spazi inclusi) su Close-Up 21 ottobre 2022