Francesca Pistocchi
Close-up
Una casa sul Mediterraneo. Fuori, le brulle rocce di una spiaggia che sembra deserta da secoli. Dentro, stanze fatte per non essere mai abitate. Solo il lento fruscio del Mistral s'insinua a tentoni fra i vetri, sconsacrando un silenzio apparentemente eterno. È questa la scenografia che Marguerite Duras, nell'ormai lontano 1968, predispone per la sua Suzanna Andler, incarnazione perfetta dell'Indefinibile: giovane o vecchia, affranta o appagata, la protagonista di questo ovattato Kammerspiel post-bellico non si lascia afferrare nemmeno dal più benevolo fra gli spettatori. [...]
di Francesca Pistocchi, articolo completo (5269 caratteri spazi inclusi) su Close-up 21 aprile 2022