alessandro de felice
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sabato 7 agosto 2021
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talmente scombinato che…
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Secondo giro delle avventure tra passato e presente per il gruppo di amici/nemici, più qualche nuovo ingresso, già visti nel precedente film. Saltando a pie pari sul cast, che è adatto al genere sia nei ruoli principali che in quelli secondari, forse sarebbe il caso di discutere sulla trama...
Scombinata e strampalata, con momenti da dimenticare (il furto ai musei vaticani..sigh..) e altri invece simpatici ( la love story di Gassman e il momento artistico di Leo), che rendono il tutto una specie di montagna russa dove si sale e si scende di continuo...Peccato perché con qualche accorgimento poteva uscirne un'opera migliore..ma attenzione...alla fine, pur non convincendo appieno.
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Secondo giro delle avventure tra passato e presente per il gruppo di amici/nemici, più qualche nuovo ingresso, già visti nel precedente film. Saltando a pie pari sul cast, che è adatto al genere sia nei ruoli principali che in quelli secondari, forse sarebbe il caso di discutere sulla trama...
Scombinata e strampalata, con momenti da dimenticare (il furto ai musei vaticani..sigh..) e altri invece simpatici ( la love story di Gassman e il momento artistico di Leo), che rendono il tutto una specie di montagna russa dove si sale e si scende di continuo...Peccato perché con qualche accorgimento poteva uscirne un'opera migliore..ma attenzione...alla fine, pur non convincendo appieno...il terzo film sarà assolutamente necessario! Si! Perché adesso vogliamo vedere come faranno a rubare....e qui è meglio tacere per non spoilerare.
Aspettiamo fiduciosi,dunque....in fondo questa banda di disperati ci è simpatica.
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fabrizio friuli
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martedì 20 luglio 2021
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la banda , il tesoro e la camorra
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I protagonisti della storia precedente sono tornati per affrontare una nuova avventura , fronteggiano una piccola cosca camorristica di Napoli , che vuole ottenere un quadro per un fine idiota, per questo , rapiscono la conturbante figlia di uno dei nuovi personaggi, ed oltre a ciò, l'ex antagonista della storia precedente, ovvero il boss Renatino , con il susseguirsi degli eventi , diventa un membro della nuova banda che prende vita alla fine della vicenda intera, e , pur riuscendo a trovare il tesoro , prendono una decisione che potrebbe cambiare le loro vite , senza sprecare il tesoro.
Al di fuori degli attori presenti nel lungometraggio in questione, che corrisponde al seguito del film Non ci resta che il crimine, questa commedia non è un film di qualità, tuttavia, non sarebbe lecito disintegrarlo con una recensione spietata , infatti , ci sono delle evidenti analogie con il film che lo ha preceduto , ad esempio, il personaggio interpretato da Giulia Bevilacqua viene mostrata in maniera osé, proprio come la protagonista del film precedente, interpretata da Ilenia Pastorelli, il personaggio di Gianmarco Tognazzi continua ad indossare la parrucca , generando alcune brevi gag prive di originalità e giù di lì.
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I protagonisti della storia precedente sono tornati per affrontare una nuova avventura , fronteggiano una piccola cosca camorristica di Napoli , che vuole ottenere un quadro per un fine idiota, per questo , rapiscono la conturbante figlia di uno dei nuovi personaggi, ed oltre a ciò, l'ex antagonista della storia precedente, ovvero il boss Renatino , con il susseguirsi degli eventi , diventa un membro della nuova banda che prende vita alla fine della vicenda intera, e , pur riuscendo a trovare il tesoro , prendono una decisione che potrebbe cambiare le loro vite , senza sprecare il tesoro.
Al di fuori degli attori presenti nel lungometraggio in questione, che corrisponde al seguito del film Non ci resta che il crimine, questa commedia non è un film di qualità, tuttavia, non sarebbe lecito disintegrarlo con una recensione spietata , infatti , ci sono delle evidenti analogie con il film che lo ha preceduto , ad esempio, il personaggio interpretato da Giulia Bevilacqua viene mostrata in maniera osé, proprio come la protagonista del film precedente, interpretata da Ilenia Pastorelli, il personaggio di Gianmarco Tognazzi continua ad indossare la parrucca , generando alcune brevi gag prive di originalità e giù di lì. Purtroppo, la sceneggiatura non è delle migliori, e non è stato compiuto neppure lo sforzo di creare dei camorristi molto credibili , non sono stereotipati, però , somigliano troppo a delle versioni parodistiche dei personaggi della serie tv Gomorra , inoltre, il leader dei sud americani che apprare nel film , afferma di essere Pablo Escobar , anche se l' attore scelto non gli spoglia minimamente ( forse si tratta di una gag voluta, che non fa ridere ) . Quindi , la commedia intitolata Ritorno al crimine, potrebbe essere vista solo una volta , per poi essere gettata nell' oblio , quindi , essa corrisponde alla topica commedia italiana che non lascia nulla a nessun tipo di spettatore , anzi , alcuni spettatori potrebbero dire che questo film è come LA CORAZZATA POTEMKIN, ma questo paragone potrebbe essere fatto solo da qualche spettatore cinefilo .
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jonnylogan
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martedì 3 agosto 2021
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finché c''è tempo c''è speranza
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Moreno, Giuseppe e Sebastiano sono tornati ai giorni nostri certi di voler recuperare il tesoro della Banda della Magliana trafugato da Sabrina nel 1982. Alle loro calcagna ‘Renatino’ De Pedis che dovrà fare i conti con uno sbalzo spazio - temporale al quale non era preparato e con una Sabrina visibilmente invecchiata.
Esattamente posizionato alla fine della precedente fatica targata 2018, e subito prima del terzo episodio dal titolo Finché c’è crimine c’è speranza, al quale il cast ha lavorato in attesa che la situazione pandemica evolvesse. Questo Ritorno al crimine introduce ancora nuovi personaggi e nuove citazioni cinematografiche, se nella precedente pellicola Troisi e Benigni, e il loro Non ci resta che Piangere, aleggiavano sulle teste degli incolpevoli viaggiatori del tempo, questa volta è invece il Ritorno al Futuro di Bob Zemeckis, a essere preso quale epitome al quale ispirarsi con paradossi spazio - tempo spiegati in maniera sufficientemente chiara e nuovi personaggi che fanno capolino per giustificare la visione di un film migliore rispetto al suo predecessore, anche grazie a una trama più curata.
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Moreno, Giuseppe e Sebastiano sono tornati ai giorni nostri certi di voler recuperare il tesoro della Banda della Magliana trafugato da Sabrina nel 1982. Alle loro calcagna ‘Renatino’ De Pedis che dovrà fare i conti con uno sbalzo spazio - temporale al quale non era preparato e con una Sabrina visibilmente invecchiata.
Esattamente posizionato alla fine della precedente fatica targata 2018, e subito prima del terzo episodio dal titolo Finché c’è crimine c’è speranza, al quale il cast ha lavorato in attesa che la situazione pandemica evolvesse. Questo Ritorno al crimine introduce ancora nuovi personaggi e nuove citazioni cinematografiche, se nella precedente pellicola Troisi e Benigni, e il loro Non ci resta che Piangere, aleggiavano sulle teste degli incolpevoli viaggiatori del tempo, questa volta è invece il Ritorno al Futuro di Bob Zemeckis, a essere preso quale epitome al quale ispirarsi con paradossi spazio - tempo spiegati in maniera sufficientemente chiara e nuovi personaggi che fanno capolino per giustificare la visione di un film migliore rispetto al suo predecessore, anche grazie a una trama più curata. Fra i nuovi personaggi una banda criminale appassionata di opere d’arte e proveniente da Napoli, un mercante d’opere false con l’aspetto di Carlo Buccirosso, Loretta Goggi nei panni di Sabrina, e che quindi va ad occupare il posto precedentemente d’Ilenia Pastorelli, e Giulia Bevilacqua nel ruolo di sua figlia Lorella, oltre ai camei di Roberto Della Casa, Ninetto Davoli e Nicola Pistoia, ex malviventi ora in pensione e riesumati alla bisogna. Nel complesso l’opera di Massimiliano Bruno, coautore anche della sceneggiatura e del soggetto, arrivata on demand solo ora proprio causa Covid, è di certo meno raffazzonata rispetto al primo capitolo, anche grazie ai nuovi personaggi, in particolar modo Carlo Buccirosso, e al maggiore coinvolgimento di chi già era presente nel primo capitolo, Edoardo Leo su tutti. Attendiamo anche la terza fatica di questa trilogia che strizza ben più di un occhio al Roma - centrismo e ad attori che nel corso delle loro rispettive carriere hanno saputo fortunatamente fare di molto meglio.
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