Al cinema per fissare l' amore oltre il tempo La Lanterna di Zhang Yimou diventa magica
di Silvio Danese Quotidiano Nazionale
Tre motivi per non perdere l' ultimo Zhang Yimou, regista star cinese (quinta generazione, siamo alla sesta) da Lanterne rosse ('91) a Lettere di uno sconosciuto (2014), candidato a svariati Oscar: 1) un' avventura di separazione e desiderio paterno fuori dal melenso nella tremenda Rivoluzione Culturale maoista; 2) il coinvolgente incidente metacinematografico: per rivedere la figlia almeno al cinema, un deportato in rieducazione cammina avanti e indietro nel deserto, da una sala a un' altra di poverissimi villaggi, per recuperare i fotogrammi di una premiazione; 3) l' equilibrata combinazione tre le due cose, la fatica di resistere al sopruso dell' imposizione politica e l' ostinazione al risultato, spinta giustamente all' estremo quando, ripulita l' intera pellicola in scene a loro modo spettacolari, obbliga il proiezionista a creare un loop di quel frammento d' immagine, una sorta di eterno ritorno che fissa l' amore oltre il tempo. [...]
di Silvio Danese, articolo completo (1099 caratteri spazi inclusi) su Quotidiano Nazionale 16 dicembre 2021