Emiliano Morreale
La Repubblica
Uscita estiva abbastanza misteriosa, questa farsa francese vorrebbe forse inserirsi nella scia dei film di Agente speciale 117 al servizio della repubblica diretti da Michel Hazanavicius (che però da noi sono andati molto male). Anche qui un ambiente d'epoca (siamo nel 1970 in Costa azzurra), in una parodia del giallo con un ispettore (Christian Clavier) che è una specie di Maigret posseduto dall'anima di Clouseau. Mandato a indagare nella villa di un miliardario produttore di birra (Benoît Poelvoorde) che ha subìto un tentativo di omicidio, il poliziotto si traveste da cameriere creando scompigli a ripetizione. C'è l'eco lontana di una fortunata serie cinematografica, quella dei "gendarmi di Saint-Tropez" che dal 1964 portò al successo Louis de Funès (l'ultimo episodio fu addirittura del 1982). Ma scordatevi l'intelligenza dei film di Agente speciale 117: Mistero a Saint-Tropez è una farsa priva di ritmo e di senso dell'umorismo, un'infilata di "cascatoni" e di gaffe ripetitive, che manca sia del gusto vintage sia dell'osservazione dei costumi. Il doppiaggio, come sempre in questi casi, non aiuta, e la traduzione si arrampica sugli specchi per rendere i già opinabili doppi sensi dell'originale: l'ispettore Boulin si chiama Botta (con l'accento sulla A) e il padrone di casa da Tranchant diventa Croissant (la consorte lo soprannomina "cornettino"). Gli stessi attori, pur molto professionali (in parti secondarie ci sono Rossy de Palma e Gérard Depardieu), alle prese con questo vuoto di idee sembrano non saper bene che fare. Riesce comunque a spiccare Virginie Hocq, nel ruolo della moglie elegante e fedifraga.
Da Film TV, N. 26, 28 giugno 2022
di Emiliano Morreale, 28 giugno 2022
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