Matteo Marelli
Film TV
Dopo Vittorio Gassman (1970) e Marco Bellocchio (1993), anche Gabriele Lavia si confronta con L'uomo dal fiore in bocca, l'atto unico più breve di tutta la drammaturgia pirandelliana: un'interrogazione sulla vita e la morte in forma di dialogo fra un uomo che si sa condannato, e per questo medita con «spirito filosofesco» sull'esistenza, e uno come tanti, che vive pacifico senza troppe preoccupazioni. Un progetto già portato a teatro, e che di quel precedente adattamento conserva l'ambientazione: una simbolica sala d'attesa d'una sperduta stazione ferroviaria. [...]
di Matteo Marelli, articolo completo (1669 caratteri spazi inclusi) su Film TV 18 gennaio 2022