Ultima notte a Soho |
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Un film di Edgar Wright.
Con Anya Taylor-Joy, Thomasin McKenzie, Matt Smith, Terence Stamp.
continua»
Titolo originale Last Night in Soho.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 118 min.
- Gran Bretagna 2021.
- Universal Pictures
uscita giovedì 4 novembre 2021.
MYMONETRO
Ultima notte a Soho
valutazione media:
3,02
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un nuovo modo di fare Cinemadi Abramo RizzardoFeedback: 617 | altri commenti e recensioni di Abramo Rizzardo |
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sabato 13 novembre 2021 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Già il titolo del film rimanda alla celebre canzone dei “ Dave Dee, Dozy, Beaky, Mich & Tech ”: sembra di essere, fin dalle prime sequenze, immersi nel film cult “ Suspiria ” di Dario Argento, con una fotografia, una regia ed una mise-en-scène impressionante, nel senso più stupefacente del termine, capace di osare così tanto da sfiorare una piccola rivoluzione nel modo di narrare cinematograficamente le storie. È la storia di Ellie, ossessionata dagli anni sessanta, che dalla campagna della Cornovaglia, va nel cuore di Londra per studiare al London College of Fashion, per aspirare a diventare una famosa icona della moda. Già dall'inizio comprendiamo i problemi della ragazza: occasionalmente ella vede, dagli specchi, sua madre, suicidatasi tempo addietro, cercando di ascendere nella carriera della moda, proprio come la figlia; ed è anche questo il seme che viene tramandato da madre a figlia, quello di poter vedere il passato, i fantasmi: Ellie è come abbiamo detto innamorata degli anni sessanta, e come accade in “Midnight in Paris”, ogni sera, quando mette su un vinile preciso ( dopo aver preso una stanza a Londra presso un'anziana rigida e misteriosa, magistralmente interpretata da Diana Rigg ), torna nella Londra degli anni che ha sempre amato: qui Edgar Wright non ci vede più, mette la marcia in quarta e ci trasporta nella maniera più sensazionale possibile all'interno di un mondo fatto di luci a neon coloratissime, balli energici e sguardi provocanti...ma questo sembra l'inizio di una favola, ed ecco che incombiamo nel principio di un incubo: di notte, Ellie inizia ad avere le visioni di Sandie ( una delle interpretazioni più spettacolari e magistrali di Anya Taylor-Joy, scoperta da Robert Eggers con The VVitch pochi anni fa ), una ragazza ombra che diverrà d'ispirazione per la protagonista, nel creare vestiti nel mondo reale. Si va dunque tutte le sere a Downtown...una losca figura, Jack, inizia a tormentare Sandie, che la immerge nel mondo dello spettacolo chiedendo favoritismi sessuali in cambio: memorabile la sequenza dove attraverso un piano sequenza così visionario da far accapponare la pelle, assistiamo al degrado della notte, della Londra più oscura, del mondo dell'intrattenimento da dietro il sipario, delle luci della ribalta più allucinanti; un susseguirsi di sensazionali sequenze, dove realtà e lucida follia si mescolano, creando un genere particolare e aspirando ad una qualità narrativa di un nuovo linguaggio e perfettamente capibile al tempo stesso. Un Matt Smith nel pieno delle sua possibilità, terrificante e magnetico al tempo stesso. Fugaci apparizioni di un veterano Terence Stamp, che diverrà protagonista di un colpo di scena ben studiato e ben messo in scena.
Giovani attori e giovane regista, che insieme fanno un lavoro ammirabile, e che negli anni diverrà probabilmente un vero e proprio film di culto: Thomasin McKenzie dimostra, attraverso i suoi sguardi spaventati oltre ogni dire, capaci di far accapponare la pelle, filtrati dalla luce e dal riflesso di un coltello, del trucco scolorato, una capacità recitativa superlativa. Film che trae ispirazione da capolavori come “ Repulsione ” di Polanski e “ A Venezia ... un dicembre rosso shocking ” di Roeg. Le scene di ballo, proprio come l'ultima scena “ Druk ” di Thomas Vinterberg, sebbene in maniera molto più spettacolare visivamente, invitano lo spettatore a prendere parte alla scena, prendendogli la mano e trascinandolo con sé. È dunque lo spettacolo che diventa orrore, diventa il sipario per ogni losco affare, per ogni desiderio più oscuro e tenebroso. Musiche che per il regista sono pane quotidiano, quindi una più favolosa e storica dell'altra: la sequenza finale, allucinante, visionaria e d'ispirazione, entrerà nella storia.
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Ultimi commenti e recensioni di Abramo Rizzardo:
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