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Din Tv.movie antirepiorico, questo"La bambina che non voleva cantare"(Costanza Quatriglio, dal libro della stessa Nada Malanima, 2021)nel quale si vede l'interprete livornese (o meglio della provincia livornese)che dal successo sanremese, con"Ma che freddo fa"conseguito a 15 anni, intervallato dalle crisi depressive della madre(finalmente su RAI 1 si mostra, anche se solo per poco, il disastro della terapia psichiatrica autoritaria, in specie elettronvulsivante, purtroppo ancor ain uso in varie parti d'Italia e d'Europa, oltre che del mondo) alle prese con le aspettative di una star, ha saputo costruiore una carriera atenta alla canzone d'autore(Vednitti, Piero Caimpi, altri)anche come autrice e come scrittrice, in un percorso di vita coraggioso e interessante, decisamente notevole, nonche'in controtendenza rispetto alle illusioni facili e "garantite"del successo nel pop. Ho avuto occasione,da coetaneo, di seguire una presentazione del libro autrobiografico dell'artista e mi sembra che il filkm, anche se descrive solo la prima fase della sua vita e carriera, ossia fino al successo santemese,sia comunque, oltre che antiretorico e non celebrativo, un reale omaggio a un personaggio significativo di un mondo cultruale alternativamente osannato o invece ostracizzzato, mostrando l'umanita'dell'arttista e della donna. Eugen
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