Una famiglia vincente - King Richard coglie l’essenza di una storia esemplare grazie soprattutto alle doti interpretative di Will Smith, spesso in precedenza svilite dai canoni della narrativa Hollywoodiana.
Richard Williams è un uomo che dopo un'intera vita di umiliazioni, soprusi, frustrazioni, riesce a trasferire alle proprie figlie il sogno di divenire le più grandi campionesse del tennis mondiale. Sa che non è necessario che le figlie ripetano le sue stesse esperienze, che imparino dai suoi stessi errori e perciò decide di panificare il loro futuro di campionesse, perché “non avere un piano significa pianificare il proprio fallimento”. Considerare i figli come un prolungamento della propria esistenza, scegliere ed imporre loro un futuro, è una scelta molto discutibile, ma non è forse vero che nella maturità molti di noi hanno il rimpianto di non aver realizzato pienamente le loro potenzialità a causa dell’indeterminatezza delle aspirazioni giovanili? Per non aver saputo scoprire in giovinezza il loro talento? La loro peculiarità?
La storia di Venus e Serena Williams mostra quanto possa essere importante per noi avere fin dalla tenera età un obbiettivo e perseguirlo con tenacia fino alla fine, anche se non è il frutto di una libera scelta.
Richard Williams, nonostante la sua insistenza ossessiva nel ribadire l’importanza della disciplina, della costanza, dell’umiltà, è anche un padre che accende nelle figlie l’entusiasmo per il sogno che ha scelto per loro, spronandole a divertirsi, a tentare sempre di scoprire e portare alla luce la dimensione ludica che si cela, spesso in profondità, nel compimento di qualsiasi impresa faticosa, a tradurre tutto in gioco per alimentare l’entusiasmo.
Quando si è giovani e la vita appare come un mattino senza fine prodigo di dolci promesse, la maggior parte di noi tende a rimandare le scelte sul proprio futuro e con esse i sacrifici. Sono pochi i giovani capaci di scegliere un traguardo “impossibile” e impegnarsi tutti i giorni senza esitazioni per raggiungerlo. I personaggi più determinanti della storia sono stati coloro che hanno perseguito con fermezza e perseveranza un unico obiettivo, catturati da un unico sogno nella cui direzione hanno convogliato tutte le energie e le speranze.
Naturalmente Richard Williams non è un padre perfetto e talvolta la sua determinazione tende a sconfinare in un atteggiamento dispotico e vessatorio, ma in quei casi interviene sempre la madre a riportare l’equilibrio e a restituire alle figlie la libertà di compiere le scelte cruciali per la loro vita.
Eraclito diceva: “bisogna volere l’impossibile, perché l’impossibile accada”.
[+] lascia un commento a crispino seidenari »
[ - ] lascia un commento a crispino seidenari »
|
antonio montefalcone
|
venerdì 21 gennaio 2022
|
campioni si nasce, e, soprattutto, si diventa
|
|
|
|
La pellicola di Reinaldo Marcus Green racconta la storia vera di Venus e Serena Williams, due tra le tenniste più forti di tutti i tempi. ''Una Famiglia Vincente - King Richard'' si caratterizza per un approccio narrativo che descrive la forte formazione delle due sportive afroamericane dominata, soprattutto, dalla presenza del padre, coach, manager Richard Williams, interpretato da un ottimo Will Smith. Il film è un biopic piacevole, godibile, interessante nella sua lineare semplicità (una famiglia che partendo dal basso ha raggiunto le vette sportive più ambite), una storia appassionata ed emozionante di affermazione e riscatto personale (la società piena di pregiudizi e discriminazioni, anche nel mondo sportivo degli anni ''90).
[+]
La pellicola di Reinaldo Marcus Green racconta la storia vera di Venus e Serena Williams, due tra le tenniste più forti di tutti i tempi. ''Una Famiglia Vincente - King Richard'' si caratterizza per un approccio narrativo che descrive la forte formazione delle due sportive afroamericane dominata, soprattutto, dalla presenza del padre, coach, manager Richard Williams, interpretato da un ottimo Will Smith. Il film è un biopic piacevole, godibile, interessante nella sua lineare semplicità (una famiglia che partendo dal basso ha raggiunto le vette sportive più ambite), una storia appassionata ed emozionante di affermazione e riscatto personale (la società piena di pregiudizi e discriminazioni, anche nel mondo sportivo degli anni ''90). Pur scontando una certa retorica, pur sfiorando più volte l''agiografia nel raccontare, e senza nascondere limiti in fatto di verosimiglianza, lo script è efficace però nell''apologo morale, nell''elogio dell''etica della fatica, dell''impegno costante e appassionato, e della determinazione mossa da sogni e ambizioni. Funziona bene come inno all''umiltà, all''educazione basata su ferree regole e su solidi principi, contrapposta all''arrivismo, al successo facile, al talento sprecato di chi rischia di perdersi in poco tempo. Will Smith, fresco vincitore del Golden Globe come attore protagonista in un''opera drammatica, spera di ottenere qui la sua prima statuetta dell''Oscar, dopo le due nomination per ''Alì'' e ''La ricerca della felicità''. Consigliato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a antonio montefalcone »
[ - ] lascia un commento a antonio montefalcone »
|
|
d'accordo? |
|
|